
La rotta della droga dal Marocco al Canale di Sicilia
Dieci tonnellate di hashish con il logo della Ferrari
Per la prima volta un equipaggio europeo è stato fermato lungo l’autostrada del narcotraffico. Il viaggio doveva proseguire verso Egitto e Balcani. . Gli investigatori spiegano gli scenari che ci potrebbero esserci dietro l’operazione.
Un maxi sequestro di hashish da dieci tonnellate e un dettaglio che diventa una novità assoluta: a trasportare quel carico via mare per la prima volta era un equipaggio composto quasi del tutto da europei. Così in nove sono finiti dietro le sbarre, dopo un’operazione della guardia di finanza nell’ambito del contrasto del traffico internazionale di droga. Il carico, che all’ingrosso ha un valore di mercato di 20 milioni di euro, viaggiava a bordo dell’ex peschereccio Quest. Nave da 41 metri battente bandiera dei Paesi Bassi che in passato si è occupata di trasporti oceanici, per poi essere collegata a una compagnia di assistenza e soccorso in mare. I finanzieri, con il supporto del comando provinciale di Palermo e di quello aeronavale di Messina, hanno intercettato il natante a 130 miglia a sud-est della Sicilia orientale. Ma il suo percorso partiva da ben più lontano.