Come già annunciato, pubblichiamo stralci del lungo elenco di intercettazioni che riguardano i rapporti tra Montante, l’antimafia e i giornalisti.
l’ex assessore Venturi, oggi sotto scorta, svela molti segreti di questo strano metodo detto “antimafia” di condizionare diversi operatori della stampa con prebende e raccomandazioni
Le dichiarazioni del VENTURI Marco, ed i relativi riscontri, sui rapporti del MONTANTE
con esponenti del mondo dell’informazione.
In data 14.11.2015, il VENTURI, con riguardo ai rapporti con esponenti del mondo
dell’informazione, dichiarava che, dopo circa un anno dalla pubblicazione di un articolo critico
nei confronti di Confindustria su “Il fatto Quotidiano” a firma dei giornalisti Giuseppe LO
BIANCO e Sandra RIZZA, il MONTANTE, nel corso di una riunione di Confindustria Sicilia,
aveva preteso che sia il VENTURI che altri presenti alla riunione (ALBANESE Alessandro,
CATANZARO Giuseppe, LO BELLO Ivanhoe, AMARU’ Rosario, TURCO Carmelo e forse
NAVARRA Salvatore e CAPPELLO Giorgio) versassero un contributo per finanziare un giornale
on – line denominato “L’Ora Quotidiano” che doveva essere curato proprio dai ( L’Ora quotidiano: sul web ,un quotidiano digitale generalista, diretto da Vittorio Corradino, Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza)
Nello spiegare la ragione di tale richiesta, il MONTANTE aveva detto espressamente che
“bisognava ammorbidire”, il LO BIANCO e la RIZZA per evitare la pubblicazione di notizie che
potessero danneggiare personalmente lui e il LO BELLO Ivanhoe e Confindustria Sicilia in
generale.
Il VENTURI riferiva di avere versato un contributo di ventimila euro mentre il
MONTANTE aveva versato delle somme di denaro “in nero” perché non voleva figurare tra i
finanziatori, per far sì che all’esterno non potesse trasparire il tentativo di captatio benevolentiae
che stava ponendo in essere.
Il VENTURI aggiungeva che il CATANZARO ebbe a lamentarsi con il MONTANTE per
la pubblicazione, nel novembre del 2014, di un articolo critico nei suoi confronti proprio sul
giornale on – line che avevano finanziato.
Così riferiva il VENTURI in data 14.11.2015:
…omissis…
A.D.R.: Con riguardo ai rapporti di MONTANTE con esponenti del mondo dell’informazione, ricordo,
innanzitutto, una riunione informale del direttivo regionale di Confindustria Sicilia che si tenne a
Caltanissetta dopo altra riunione che vi era stata in Prefettura ad Agrigento per la firma di un protocollo
di legalità.
Alla riunione in questione di Confindustria, oltre a me, parteciparono ALBANESE Alessandro,
CATANZARO Giuseppe, LO BELLO Ivanhoe, AMARU’ Rosario, TURCO Carmelo, e, forse, Salvatore
NAVARRA e Giorgio CAPPELLO.
Ricordo che, in quella occasione, prese la parola MONTANTE e disse, in premessa, che chiunque
ricopriva incarichi di vertice in Confindustria avrebbe dovuto erogare contributi economici.
Subito dopo ci fece presente che occorreva sponsorizzare una nuova iniziativa editoriale che si
riprometteva di impiantare un sito on line “L’Ora Quotidiano” e di pubblicare un mensile cartaceo,
iniziativa proposta da due giornalisti LO BIANCO Giuseppe e RIZZA Sandra, che circa un anno prima
avevano pubblicato un articolo su “Il fatto quotidiano” critico nei confronti di Confindustria.
In particolare il MONTANTE disse che CATANZARO si sarebbe occupato di fornire le nostre mail al
responsabile della pubblicità di tale iniziativa editoriale, tale Ferdinando CALACIURA, il cui nome, così
come quello della società da questi gestita, ricavo dalla mail – che ho prodotto alla S.V. – con la quale,
poi, costui mi inviò “la proposta di pianificazione”.
Sempre il MONTANTE fece presente che il LO BIANCO e la RIZZA erano bravi giornalisti ed occorreva,
perciò, renderli “più morbidi”, onde evitare la pubblicazione di notizie che potessero danneggiare la sua
persona e quella del LO BELLO oltre che CONFINDUSTRIA SICILIA in generale.
Anche il LO BELLO intervenne nella discussione nella sostanza trovandosi concorde con ciò che diceva il
MONTANTE, anche perché, in quel periodo, era in ballo la sua nomina a presidente di Unioncamere ed
aveva perciò interesse a che non uscissero notizie pregiudizievoli nei suoi confronti.
Inoltre, ritengo che il MONTANTE avesse già iniziato a percepire di possibili iniziative giudiziarie nei
suoi confronti e che quindi potessero uscire notizie sulla stampa che lo potessero danneggiare.
Io aderii alla proposta di MONTANTE e LO BELLO ed effettivamente versai, tramite bonifici bancari, la
somma di 20.000 euro in due tranche, una a settembre e l’altra a dicembre del 2014.
So che TURCO ha versato la somma di 10.000 euro.
MONTANTE, forse nel settembre di quell’anno, mi disse poi che aveva versato somme di danaro “in
nero” per tale iniziativa imprenditoriale, anche se non me ne specificò l’importo, poiché preferiva non
comparire personalmente.
Non ho poi più saputo alcunché di tale vicenda; alla scadenza del rapporto non rinnovai la
sponsorizzazione della iniziativa editoriale e non so perché la stessa sia poi fallita, anche perché i miei
rapporti col MONTANTE si sono successivamente allentati.
Ricordo anche che a novembre del 2014 “L’Ora Quotidiano” pubblicò un articolo critico nei confronti di
CATANZARO e questi mi disse di essersene lamentato con lo stesso MONTANTE, chiedendogli
spiegazioni visto che li avevamo finanziati.
Non mi risulta che siano stati pubblicati articoli critici nei confronti di MONTANTE e LO BELLO. Mi
risulta, invece, che quando già il sito de “L’ora quotidiano” aveva chiuso, i giornalisti RIZZA e LO
BIANCO, nel settembre del 2015, pubblicarono articoli nei confronti del MONTANTE e del LO BELLO. In
sede di rilettura del verbale il dott. VENTURI precisa: forse gli articoli di cui sto parlando riguardavano
solo MONTANTE e non LO BELLO.
Il più volte sopra menzionato CORRADINO Vittorio, nel 2010 è un altro giornalista che,
nel 2010, è stato anche eletto Presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti siciliani; è stato
anche vice caporedattore de “L’Ora”.
A proposito dell’articolo pubblicato su “Il Fatto Quotidiano”, a firma del Giuseppe LO
BIANCO e della Sandra RIZZA, critico nei riguardi del MONTANTE, e a conferma del forte
fastidio provato da quest’ultimo, si rappresenta che esso è stato anche uno dei “pomi della
discordia” con il magistrato Niccolò MARINO, il quale riferiva alla Procura di Catania
nell’ambito di un procedimento lì instaurato – che, nel corso di un incontro all’hotel Excelsior di
Catania, si ebbe a scontrare fortemente con il MONTANTE, il quale lo riteneva artefice occulto di
quell’articolo.
Sempre in relazione ai rapporti del MONTANTE con esponenti del mondo
dell’informazione, il VENTURI riferiva di altre circostanze relative ai giornalisti MARTORANA
Giuseppe de “Il Giornale di Sicilia”; PEPI Giovanni de “Il Giornale di Sicilia”; SPENA Michele de “Il Fatto Nisseno”; SOTTILE Giuseppe de “Il Foglio”.
Con riguardo allo SPENA, il VENTURI riferiva che il MONTANTE gli disse che
bisognava “dargli una mano” e, pochi giorni dopo, lo SPENA si era recato dal VENTURI per chiedergli una sponsorizzazione dell’importo di 2500,00 euro, visto che il MONTANTE gli aveva assicurato questo finanziamento.
Con riguardo al MARTORANA Giuseppe, il VENTURI riferiva che Confindustria Centro
Sicilia gli aveva conferito un incarico.
Con riguardo al PEPI Giovanni, il VENTURI riferiva che il MONTANTE in più occasioni
aveva finanziato mostre fotografiche di quest’ultimo.
Infine, con riguardo al SOTTILE Giuseppe, il VENTURI riferiva che, al tempo in cui era
assessore, il MONTANTE gli aveva chiesto di assegnare una consulenza alla figlia del giornalista
ed effettivamente le aveva affidato tale incarico.
Così riferiva il VENTURI nel verbale del 14.11.2015:
A.D.R Sempre in relazione ai rapporti con la stampa, devo anche dire che nel settembre del 2014 il
MONTANTE mi preannunciò telefonicamente che sarebbe venuto a trovarmi Michele SPENA, che credo
essere l’editore de “Il Fatto Nisseno”, al quale “occorreva dare una mano”.
In effetti, dopo aver concordato telefonicamente un appuntamento, venne nei miei uffici lo SPENA, il quale
mi fece presente che il MONTANTE gli aveva assicurato la sponsorizzazione degli imprenditori nisseni; si
riservò di mandarmi una mail con una proposta, che effettivamente mi giunse e con la quale mi si chiedeva
un contributo di 2.500 euro. Non versai poiché alcunché allo PSENA non giudicando valida l’iniziativa.
Non so se qualcuno abbia poi versato somme di danaro per sponsorizzare la testa giornalistica dello
SPENA.
…omissis…
A.D.R. La S.V. mi chiede se mi risultano altri rapporti con giornalisti ed a tal proposito evidenzio che
CONFINDUSTRIA Centro Sicilia ha conferito un incarico a Giuseppe MARTORANA, capo redattore del
Giornale di Sicilia; mi risulta che il MONTANTE, peraltro, avesse già ottimi rapporti con Giovanni PEPI,
al quale peraltro, per come mi disse lo stesso MONTANTE, questi aveva in più occasioni finanziato mostre fotografiche
Così aggiungeva il VENTURI nel verbale del 4.8.2016:
…omissis…
A.D.R.: il MONTANTE mi chiese anche di affidare un incarico di consulenza, sempre quando ero
Assessore, alla figlia del giornalista Giuseppe SOTTILE, incarico che effettivamente le affidai.
…omissis…
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Effettivamente il capo redattore de “Il Giornale di Sicilia” in Caltanissetta,
MARTORANA Giuseppe, in data 8.7.2013, ha stipulato con Confindustria Centro Sicilia un
contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto (avente inizio il 15.7.2013 e fine il 31.3.2015), per un importo di euro 1038,62 mensili, come si desume dal “riepilogo netti in busta paga relativi al mese di marzo”.
(All. nr. 494 – iscrizione del MARTORANA Giuseppe all’Ordine dei Giornalisti
Ciò veniva già comunicato con nota nr. 98/2017 cat. II Mob. SCO3 dell’11.1.2017, in cui
veniva compendiata l’attività di acquisizione, presso la sede Confindustria Centro Sicilia di Caltanissetta, della documentazione in ordine ad incarichi conferiti in favore di giornalisti, ossia:
• Antonino AMADORE, giornalista della sede “ il sole 24 “ di Palermo”;
• PANTALEONE Salvatore Wladimir;
• MARTORANA Giuseppe, responsabile della sede del Giornale di Sicilia di Caltanissetta
Tra la documentazione sequestrata al MONTANTE in occasione delle perquisizioni effettuate
presso la sua abitazione in data 22.1.2016, veniva rinvenuta una mail con cui il MARTORANA
inviava al MONTANTE una lettera inviata al giornale di Sicilia dal TORNATORE Pasquale, che
ne chiedeva la pubblicazione.
Fonte: Documenti
Il Circolaccio