Il commissario Caccamo: ” i castelvetranesi non ci guardano di buon occhio e non collaborano. Ritenevamo che poteva essere semplice diffidenza ma non è cosi. Riteniamo che sia un fatto proprio culturale“.
E ancora il vice Prefetto: “Non abbiamo ricevuto minacce anche se, per le imminenti demolizioni delle case abusive di Triscina, ci potrebbero essere contestazioni”
Nella puntata di oggi, 31 maggio 2018, di Uno Mattina è stato realizzato l’ennesimo servizio su Castelvetrano e il boss Matteo Messina Denaro.
In studio era presente il procuratore Antimafia De Raho
Negli anni, sono stati tolti al controllo economico di Matteo Messina Denaro, secondo De Raho , oltre 3 miliardi di Euro di patrimonio finanziario, frutto di attività collegate all’edilizia, appalti, rifiuti, energia eolica e grande distribuzione. Sempre secondo De Raho, il boss Messina Denaro non sarebbe lontano da Castelvetrano e continuerebbe ad influenzare la vita economica , sociale e anche politica della città.
Ancora, secondo l’autorevole magistrato, nonostante decine di arresti e centinaia di anni carcere attribuiti ai suoi sodali, Messina Denaro avrebbe un corridoio preferenziale con la città ,per determinare anche dentro il comune le scelte a lui vantaggiose.
https://www.raiplay.it/video/2018/05/Unomattina-54af9d1f-8947-4598-a379-b95e51ad9426.html
Insomma, il boss è attivo e i castelvetranesi per “cultura” o per ” interesse personale” ancora disposti a non ostacolarlo.
La sintesi , amara e complicata da smentire, dell’intervista di Uno Mattina è questa. Come dire: “noi forze dell’ordine non riusciamo a prenderlo perchè il maledetto boss ha un sostegno forte , spesso anche indiretto , da parte dei castelvetranesi che per “cultura” sono simpatizzanti del fare mafioso.
Ecco perchè tanti giovani vanno via e tanti padri che si spaccano la schiena a lavorare lontano dai privilegi , consigliano ai figli di scappare.
Lo fanno ,non solo perchè il vigliacco Messina Denaro e chi continua a proteggerlo stanno facendo di tutto per distruggere la vita di una intera comunità , ma anche perchè chi rappresenta Lo stato e le istituzioni , invece di sostenere la parte sana di questa città e anche quella che odia Messina Denaro per principio ,non ha speranza e continua ad essere associata alla peggiore parte sociale.
Puoi anche dire che sei contro la mafia ma tanto non ti crede nessuno. Tranne coloro che hanno la tessera speciale e facciano parte di alcune precise organizzazioni . Insomma , girala come ti pare il messaggio è il seguente :”Castelvetranesi ?Simpatizzanti o complici a vario titolo della mafia”. Vuoi fare antimafia ? Rischi di prendere legnate da tutte le parti. L’antimfiaa è esclusiva solo per gli amici di alcuni partiti .
Dove ti giri giri, non c’è via di scampo
Il comune e la burocrazia
La burocrazia, locale come la politica, secondo De Raho ,sono stati e potrebbero essere ancora fortemente influenzati dal boss. Lo scioglimento non basta. Tutto il mix mafia- politica può continuare ancora rimanendo il boss latitante
Analisi quella di De Raho che va rispettata ma andrebbe anche di molto approfondita. De Raho dovrebbe andare a guardare meglio in casa di quei politici e burocrati che nel corso degli anni hanno avuto il potere decisionale sulla città. In casa di quelli che tenendo tutti sotto scacco del “ricatto clientelare” hanno fatto gli interessi dei grossi gruppi imprenditoriali locali. Tra il 1996 e il 21012 a Castelvetrano sono sorte decione di aziende molte delle quali finite confiscate. Chi nel corso degli ultimi 20 anni ha dato licenze, autorizzazioni e altro a queste aziende? Occore capire chi ne ha trovato vantaggio economico per arrivare al boss.
Non possono pagare tutti i castelvetranesi per le colpe di chi in modo furbo e arricchendosi ha agevolato i mafiosi. Chi ha rilasciato le licenze a Grigoli? Chi ha dato appalti a parenti del boss?
Secondo De Raho 2 anni di commissariamento non bastano.
I prossimi amministratori dovrebbero essere accompagnati da un prefetto anche dopo le elezioni, solo che la legge non lo prevede.
Caccamo: “il comune è pieno di debiti, abbiamo trovato una situazione finanziaria grave”
Ancora una volta Caccamo denuncia il disastro economico del comune. E i responsabili chi sono?
Possono sempre pagare il conto i cittadini?
Si esca dalle generiche accuse e si colpiscano i responsabili.
DeRaho , per la prima volta ha anche parlato dell’interesse di Matteo Messina Denaro e dei suoi fiancheggiatori per la sanità pubblica e privata . Un settore che gira miliardi di Euro
Fonte Rai
Il Circolaccio