
Montante, arrivano le prime ammissioni. Parla uno dei poliziotti ai domiciliari
Il sostituto commissario De Angelis riconosce davanti al gip di aver fatto accessi abusivi alla banca dati delle forze dell’ordine
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Arrivano le prime importanti ammissioni dopo il blitz di lunedì scorso. Il sostituto commissario Marco De Angelis, finito ai domiciliari, ha accettato di rispondere alle domande del giudice delle indagini preliminari di Caltanissetta Maria Carmela Giannazzo, ha ammesso di aver fatto dei controlli illegali nella banca dati delle forze dell’ordine, per conto di Antonello Montante. Ha però cercato di ridimensionare il suo ruolo, dicendo che quei controlli gli erano stati chiesti dal capo della sicurezza dell’ex presidente di Sicindustria, Diego Di Simone, finito pure lui ai domiciliari nel blitz della squadra mobile. Controlli e dati che poi Di Simone avrebbe rielaborato, ha detto ancora De Angelis, per guidare le scelte di Montante, per esempio sulle persone da incontrare o da coinvolgere nel corso della sue iniziative.
Dunque, controlli abusivi ma per finalità legali. Il giudice ha però incalzato il poliziotto. Dalle indagini della squadra mobile nissena risulta infatti che De Angelis avrebbe fatto anche controlli sul magistrato Nicolò Marino. Per la procura, l’indagato non dice ancora tutta la verità, ma queste prime ammissioni sono uno squarcio importante nel muro del silenzio che protegge Montante.
Fonte : Repubblica
Il Circolaccio