
MOVIMENTO LIBERI E INDIPENDENTI CASTELVETRANO
COMUNICATO STAMPA
Castelvetrano 14/05/2018
Luciano Perricone e il Movimento Liberi e Indipendenti intervengono sull’ennesimo incidente a persone a causa della precarietà della struttura in legno nell’area del piazzale Empedocle a Selinunte
Selinunte sempre più la Cenerentola delle località turistiche siciliane
Apprendiamo dalla stampa, dell’ennisimo episodio che ha portato ieri, una cittadina che tranquillamente passeggiava nella famosa piattaforma di legno di Piazza Empedocle a Selinunte , in ospedale. Un fatto grave che evidenzia la precarietà di una struttura che si sta rovinando , con il passare del tempo, in mancanza di interventi manutentivi. Più volte, cittadini e operatori di Selinunte ci avevano riferito di farci latori , presso i commissari , del pericolo generato dalla pavimentazione in legno di Piazza Empedocle, divelta in alcuni punti e priva di specifica manutenzione. Noi, da tempo chiediamo un incontro con i commissari. Del resto, gli stessi operatori di Selinunte, conoscendo bene la capacità corrosiva del mare dei forti venti che spesso insistono su Selinunte, avevano giudicato negativamente la scelta del legno per la costruzione di questa area pedonale suggerendo a loro volta l’uso di materiali diversi. Sarebbe stato molto più funzionale usare materie plastiche provenienti dal ciclo dei rifiuti plastici recuperati . Materiali che, per certificazione scientifica , sono molto più adatti a resistere ai processi chimici attivi in zone di mare. Adesso la situazione è al limite. Chiediamo ai commissari di intervenire onde evitare limitazioni che potrebbero compromettere il lavoro di tanti imprenditori turistici della zona. L’idea progettuale voluta dal sindaco Gianni Pompeo nel 2010 portò alla realizzazione di una struttura in legno interposta tra la zona adibita al transito veicolare, e l’arenile. La struttura, interamente realizzata in legno, poggia su un piano costituito da pilastri di materiale ligneo, sormontati da travi, anch’esse in legno lamellare.I lavori,che sono stati frutto di due diversi appalti, ed eseguiti dalla ditta Mirrione Francesco di Alcamo per un importo di € 103,472,29; e dalla ditta Manno Leonardo anch’essa di Alcamo, per un importo di € 86.375,70. Tra le garanzie di questo intervento, vi era anche quella della resistenza dei materiali alle naturali agressioni dell’ ambiente marino arricchito da sostanze chimiche che si libera anche dalla fermentazione della posidonia che rimane spiaggiata per diversi mesi nell’arenile, immetendo nell’atmosfera quantità industriali di acido solfidrico (H2S). Acido che favorisce decomponendosi, la variare del PH dell’area. I risultati, fion qui visti sulla tenuta della piattaforma sono scoraggianti. La piazza di “legno” richiede continui e costosi interventi manutentivi che se non verranno eseguiti in tempo, potrebbero devastare ancora di più l’intera struttura. Auspichiamo l’immediato intervento del comune prima che, ulteriori danni possano compromettere l’incolumità delle persone e il lavoro di quei pochi operatori turistici rimasti.