Legambiente ha presentato nel 2016 il suo rapporto annuale “Mare Monstrum” e come sempre una parte è dedicata agli ecomostri vecchi e nuovi lungo le coste italiane . Anche la “rossa” Toscana, avrebbe zone deturpate dall’abusivismo speculativo. Abusivismo in parte sanato e in parte rimasto senza esito
Ecco cosa si legge nel capitolo toscano di “Mare Monstrum”:
Le coste toscane, soprattutto quelle di maggior pregio, sono sempre state una naturale attrattiva per speculazioni edilizie di ogni tipo, anche fuori legge. L’affaccio al tirreno dalla sponda toscana spinge gli abusivi del cemento a operazioni scellerate, soprattutto in alcuni dei luoghi più gettonati dai turisti e dagli amanti del mare. A farne le spese, come dimostrano le indagini passate e recenti, sono infatti principalmente l’Arcipelago Toscano, l’Argentario e la Versilia. Una “pressione” illegale confermata anche nel 2014 dal numero di reati accertati dalle forze dell’ordine nel ciclo del cemento: la Toscana resta tra le più colpite, mantenendo il 6 posto con 153 infrazioni (il 5,3% sul totale nazionale), subito dopo le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa e la Sardegna.
Tra le tante vicende giudiziarie che hanno riguardato la costa, è da segnalare l’operazione che nell’estate del 2012 ha portato il Corpo forestale dello Stato a scoprire – grazie alle rilevazioni aeree – un immobile completamente abusivo sorto nel cuore della Maremma, in una posizione molto panoramica vicino al Monte Argentario. Un territorio in cui lo scorso febbraio il Gip del tribunale di Grosseto è stato addirittura costretto a emettere un “obbligo di non dimora nel proprio comune”, che è appunto quello di Monte Argentario, per la moglie di un noto immobiliarista toscano coinvolto più volte in vicende di abusivismo edilizio. Per questa ragione, il giudice le ha prescritto “di non dimorare nel luogo di residenza ove insistono gli abusi e di non accedervi senza la sua stessa autorizzazione, al fine di prevenire la reiterazione dell’illecito”.
L’invasione edilizia dell’Argentario
Un milione di metri cubi di cemento, dei quali 200.000 abusivi. Villini, parcheggi e complessi alberghieri stanno stravolgendo le coste dell’Argentario, in Toscana. A Monte Argentario la situazione è in assoluto la più grave. Il nuovo «Piano Strutturale», pervicacemente voluto dall’amministrazione comunale (nonostante l’opposizione di Marevivo, WWF e Italia Nostra), apre in prospettiva all’edificazione gran parte della fascia costiera, sia lato Laguna che lato mare, e sacrifica in particolare le aree oggi scarsamente edificate(Cala Grande, Cala Piccola, Cala Moresca, Cannelle, Sbarcatello, ecc.).Parcheggi e servizi commerciali lungo le coste della laguna di Orbetello, in zone finora intoccabili.
LA SANATORIA – Oltre a tutto questo, l’esplicita previsione nel Piano Strutturale di una sanatoria delle centinaia di abusi edilizi avvenuti tra gli anni ’70 e oggi (oltre 200.000 mc, nelle zone più delicate e in violazione di ogni vincolo) sanatoria che potrebbe presto diventare possibile grazie all’annunciato condono edilizio
Fonte : Legaambiente Corriere It
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