
Il lavoro dovrebbe essere un diritto garantito dalla Costituzione
Oggi il nostro pensiero va a tutti coloro che hanno perso il lavoro e non riescono a reinserirsi; a tutti i precari che non sanno che fine faranno; a chi pur di lavorare accetta condizioni disumane e con stipendi da fame, rischiando anche la vita per un pezzo di pane. Il nostro pensiero va ai tanti giovani offesi dal modo di fare di tutta la politica. Politica e burocrazia, un connubio pericoloso e che insieme hanno sempre amoreggiato con la mafia dei grandi interessi per proteggere il loro deretano. sistema che negli anni ha portato questo territorio alla fame facendo crescere economie fasulle e gasate dal malaffare.
Il tasso di disoccupazione in Sicila e nel trapanese è elevatissimo e, come al solito i più colpiti sono i più giovani, le donne, le fasce deboli con minore istruzione, e gli abitanti di zone depresse.
Inoltre c’è anche un tasso elevato di disoccupazione intellettuale, sempre in aumento.
Il lavoro dovrebbe essere un diritto garantito dalla Costituzione, oltre che un dovere verso gli altri e verso se stessi: in realtà, oggi, un lavoro è soprattutto un miraggio.
Se è vero, com’è stato detto, che la “buona società è quella che consente ai suoi giovani di guardare al futuro con fiducia e speranza”, allora, possiamo benissimo affermare che la nostra è una società “matrigna”.
La disoccupazione, costituisce sempre una fonte di squilibrio sociale, perché porta frustrazione, crisi d’identità, coabitazioni forzate , senso di precarietà, impossibilità di pensare a costruirsi un avvenire proprio, disperazione , molti sono i casi di suicidio.
L’altra questione assurda è legata alle aziende in odor di mafia. Lo stato le autorizza e a prenderla nel culo sono spesso chi ci lavora
C’è poi , il problema del cosiddetto “sommerso”, cioè il lavoro clandestino, malpagato, senza alcuna copertura previdenziale o assicurativa; spesso stagionale e accompagnato da umiliazioni.
E su questa”terra di nessuno” che prospera indisturbata, la mala pianta della corruzione, l’erbaccia invasiva che genera mafia, delinquenza, terrorismo.
Dove c’è disoccupazione, la criminalità trova manovalanza disposta a tutto.
Spesso è tra i disoccupati che la criminalità arruola i suoi “picciotti”.
E poi alcuni filosofi del “cazzo” parlano parlano. Certa antimafia sa solo criticare e dire che è tutto incivile e mafioso e non puntano mai il dito su chi si è arricchito veramente. Senza un lavoro dignitoso nessuno può essere veramente libero. Altrimenti deve lasciare la Sicilia
Fonte: Disoccupati Castelvetranesi stanchi di tante polemiche inutili
Il Circolaccio