
“Facciamogli saltare la macchina”
Il politico nel mirino dei boss
Perchè Pasquale Calamia finisce, come dicono gli inquirenti, nel mirino di gentaglia mafiosa?
Eppure, in città, altri politici e liberi cittadini hanno attaccato la mafia e Messina Denaro
Anche altri esponenti della vita pubblica hanno subito atti vandalici e tipici del fare mafioso e non vengono citati dalle indagini.
Molti episodi sono rimasti senza nomi , nonostante le indagini
Che fastidio dava Calamia alla cosca? Che fastidio davano gli altri destinatari di atti gravi e di lettere minatorie?
Calamia è stato consigliere comunale del PD per molti anni e insieme agli architetti SAlluzzo e La Barbera collaboravano con Lega Ambiente circolo “Crimiso. Collaboravano anche con accademici di Palermo e con Gian Franco Becchina per il progetto “Bellunvider” dello storico palazzo Pignatelli di proprietà della famiglia Becchina. Poi, con il governo Crocetta, Calamia ottiene importanti incarichi amministrativi a Palermo
Le intercettazioni svelano i retroscena dell’intimidazione subita dall’ex funzionario della Regione.
PALERMO – Non solo gli bruciarono la casa – fatto già noto alle cronache – ma gli danneggiarono pure la macchina. L’ex consigliere comunale di Castelvetrano Pasquale Calamia, ex capo di gabinetto vicario dell’assessorato regionale al Territorio, pagò a caro prezzo le sue prese di posizione pubbliche contro Matteo Messina Denaro.
Già nel 2008 l’abitazione estiva della sua famiglia fu data alle fiamme. Per questo episodio si è svolto un processo concluso con la condanna di Giovanni Risalvato, Lorenzo Catalanotto e Marco Manzo. È stato accertato che si trattò di una reazione della mafia alle frasi pronunciate da Calamia durante una seduta del consiglio comunale con le quali auspicava l’arresto del latitante.
“Evidentemente l’associazione mafiosa, lungi dal ritenere sopita la volontà ritorsiva nei confronti del Calamia – scrivono i pm nel provvedimento di fermo che ha raggiunti ventuno fra presunti boss e gregari della mafia trapanese – ha programmato un nuovo inquietante atto intimidatorio nei confronti dell’esponente politico; e stavolta per mano di uno degli attuali componenti della famiglia mafiosa di Castelvetrano, ovverosia Giuseppe Paolo Bongiorno”.
Una notte di settembre del 2013 qualcuno tagliò le gomme dell’Alfa 147 del consigliere. Adesso i magistrati hanno ricostruito l’episodio ascoltando una conversazione fra Bongiorno e Giuseppe Tilotta, un altro dei ventuno arrestati. Stavano percorrendo una strada di Castelvetrano a bordo di una Seat Leone e si accorsero della presenza di Calamia accompagnato dalle forze dell’ordine. Iniziarono i commenti: “… si sono presi l’abitudine di camminare pure in borghese…”; “noi, lo sai che dovremmo fare? Gli dovremmo far saltare la macchina a questo merda… per farlo insegnare… per farlo ridere come dico io… devi vedere che macchina ha… Questo inverno… si ci da fuoco. L’hai capito?”.
A questo punto le microspie registrarono la confessione di Bongiorno: “ la… 56… nera… quando gli ho tagliato le gomme me ne sono accorto… qua è… guarda dov’è… La vedi?questa di fronte..”, diceva indicando la macchina di Calamia che lui stesso aveva danneggiato.
Solidarietà dal Sindaco della Città di Castelvetrano
Sono profondamente addolorato per il grave episodio che ha colpito l’amico architetto Pasquale Calamia, che già una volta era stato vittima di un attentato incendiario presso la sua abitazione estiva a Pasquale ed alla sua famiglia giunga la piena solidarietà dell’Amministrazione e della parte sana della città, che è la stragrande maggioranza, e che al pari del Consigliere Calamia stamattina si è sentita colpita e ferita da questo gesto compiuto da un manipolo di vigliacchi.
Ai miei concittadini ed al consigliere Calamia garantisco che la nostra azione nel solco della legalità, della trasparenza e del quotidiano impegno non verrà mai meno- conclude Errante- La mafia si rassegni non l’avrà vinta!
Solidarietà dall’on. Giovanni Lo Sciuto
Un gesto vile che condanno decisamente. Un atto intollerabile che dimostra il duro lavoro che rimane da fare per l’affermazione dei principi di legalità nel nostro territorio.
Un gesto vile che condanno decisamente. Sono vicino a Pasquale Calamia per quanto accaduto
Dott. Gianni Pompeo, ex sindaco di Castelvetrano
Di fronte all’ulteriore grave fatto intimidatorio perpetrato contro il consigliere Pasquale Calamia, esprimo la più ferma condanna per il vile gesto.
Si tratta di un atto che deve trovare le istituzioni, le forze democratiche e tutti i cittadini compatti nell’opporsi a ogni logica di violenza per ribadire sempre e con fermezza il NO a chi vuol minare la legalità, stravolgere il confronto civile, creare tensione, soprattutto In questo complesso e delicato momento di disagio sociale.
Di fronte alla logica mafiosa occorre recuperare coraggio, determinazione e unità nell’affrontare le situazioni difficili avendo come punto di riferimento una cultura fondata sulla giustizia, sull’uguaglianza e sul rispetto.
On. Vito Li Causi e i consiglieri La Croce, Saladino, Agate, Zaccone
L’On. Vito Li Causi, e i Consiglieri comunali Bartolomeo La Croce, Giacomo Saladino, Vincenzo Agate e Giuseppe Zaccone, nel condannare il vile e odioso episodio, esprimono la più viva solidarietà per l’atto intimidatorio perpetrato, ancora una volta, ai danni dell’amico Consigliere comunale Pasquale Calamia.
Confermiamo allo stesso il sostegno incondizionato e la vicinanza umana, accomunandoci i valori del rispetto delle regole e della cultura della legalità.
Confidiamo nelle forze dell’ordine perché argini la criminalità che angustia il nostro territorio e lede la libertà e la serenità di chi con impegno e intelligenza opera nella realtà castelvetranese.
Altri attentati di cui non si parla nelle indagini
anno 2013 Condanna unanime è stata espressa per l’incomprensibile e quanto mai vile attentato incendiario che, fuori da ogni regola del vivere civile, ha colpito la scorsa notte il professionista, Arch. Gaspare Spallino( che finirà coinvolto in una inchiesta di mafia). Non possiamo esimerci dall’esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà all’amico Gaspare – si legge in una nota congiunta a firma del Segretario Provinciale del PD, Baldo Gucciardi, e del Segretario del Circolo di Castelvetrano, Monica Di Bella – così come alla sua famiglia e ai suoi più stretti collaboratori che, loro malgrado, hanno vissuto, e stanno vivendo, momenti di grande disagio e trepidazione.
Condanniamo fermamente il grave episodio del quale è stato vittima il giovane architetto Gaspare Spallino a Castelvetrano. Si tratta di metodi incivili e proprio per questo confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine, affinché il responsabile, o i responsabili, vengano assicurati presto alla giustizia». Lo ha detto Gianni Pompeo, sindaco per dieci anni a Castelvetrano e ora in corsa alle elezioni regionali nella lista dell’Udc, non appena ha appreso la notizia dell’incendio della vettura di Spallino. «Non posso che esprimere la mia piena solidarietà all’architetto Spallino e la ferma condanna a questi atti che non fermeranno, certamente, l’attività encomiabile svolta dal professionista» ha concluso Pompeo.
Nel 2013 il giovane imprenditore di Castelvetrano , Vincenzo Italia subisce un grave atto vandalico, gli distruggono una piantagione in campagna
Nel 2014 il dirigente del comune Taddeo, denuncia il taglio degli alberi nella sua campagna
Il Sindaco della città di Castelvetrano, Avv. Felice Errante, appresa la notizia dell’attentato incendiario subito dal Vice Presidente del Consiglio Comunale, Francesco Bonsignore, che ha irrimediabilmente danneggiato la sua autovettura ha voluto manifestargli la sua solidarietà:
Sono addolorato per il grave episodio che ha colpito l’amico Francesco Bonsignore – ha affermato il Sindaco- a Francesco ed alla sua famiglia giunga la piena solidarietà dell’Amministrazione e della parte sana della città, che è la stragrande maggioranza, e che al pari del Consigliere Bonsignore stamattina si è sentita colpita e ferita da questo gesto compiuto da un manipolo di vigliacchi.
Sempre nello stesso anno, ignoti entrano nell’abitazione dell’allora assessore Franco Lombardo, rovistando tutto e lasciando pezzi di carne sul letto
Nel 2015 viene prso di mira un dirigente di Belice Ambiente, Nicola Bucca
Oltre a varie denunce di lettere minatorie a tanti personaggi della vita pubblica castelvetranese e dati alle forze dell’ordine e di cui non si hanno notizie pubbliche
Fonte :Live Sicilia
Il Circolaccio