Mafia : la Cassazione conferma le condanne a Patrizia Messina Denaro e al nipote
Si chiude con la condanna definitiva a 14 anni di reclusione l’iter giudiziario di Patrizia Messina Denaro ritenuta colpevole di aver fatto gli interessi del fratello Matteo e di aver condizionato gli affari di alcuni imprenditori tra cui anche quelli del cugino Lorenzo Cimarosa
Cimarosa, ormai defunto, disse agli inquirenti che Patrizia Messina denaro chiedeva sempre soldi e che Lui si riteneva una sorta di “bancomat”
[ANSA] La quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la sentenza con cui, il 10 ottobre 2016, la Corte d’appello di Palermo condannò a 14 anni e mezzo di carcere, per associazione mafiosa, Anna Patrizia Messina Denaro, sorella del boss latitante Matteo Messina Denaro.
Confermata, inoltre, la condanna 16 anni per il nipote Francesco Guttadauro. La sentenza di primo grado era stata emessa dal Tribunale di Marsala il 31 marzo 2015.
Zia e nipote sono ritenuti colpevoli di associazione mafiosa (la sorella del boss, in primo grado era stata condannata a 13 anni per concorso esterno) e tentata estorsione a Rosetta Campagna, una delle eredi di Caterina Bonagiuso, madrina di battesimo di Anna Patrizia.
Il gup di Palermo Cesare Vincenti condannò, nel 2014 sei degli otto imputati del processo denominato Eden che vedeva sotto accusa prestanomi e favoreggiatori del boss Matteo Messina Denaro e il capomafia di Campobello di Mazara.
I giudici hanno escluso l’aggravante mafiosa e dichiarato prescritte le accuse contro Rosario Pinto, imprenditore imputato di favoreggiamento.
Assolto invece Giovanni Faraone, meccanico anche lui accusato di favoreggiamento. A 5 anni e 4 mesi, è fu condannato invece il dichiarante Lorenzo Cimarosa. La Procura chiese che gli venissero concesse le attenuanti generiche, ma non la speciale attenuante prevista per i pentiti che apportino un contributo rilevante alle indagini.
Per intestazione fittizia di beni sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 6 mesi e 3 anni Lea Cataldo e il marito Francesco Lupino. Di 4 anni e 2 mesi la pena inflitta al cugino di Matteo Messina Denaro, Mario Messina Denaro, accusato di tentativo di estorsione, mentre a 8 anni e 2 mesi è stato condannato il presunto capomafia di Campobello Nicolò Polizzi. Due anni la pena inflitta a Giuseppe Marino, imputato di corruzione.