
La Commissione Regionale Antimafia trattò, nel marzo 2016, su richiesta dell’ex sindaco Felice Errante il caso Castelvetrano
Errante allora era presidente del Consorzio per la Legalità e lo Sviluppo
Nel giro di pochi mesi il comune di Castelvetrano viene “valutato” da due commissioni antimafia, nella loro autonomia e con la presenza di agguerriti commissari dell’opposizione. Musumeci considerato da sempre baluardo di legalità e correttezza firmo una missiva dai toni completamente diversi da quelli contenuti nella relazione a firma di Rosy Bindi
Da un comunicato ufficiale dell’epoca
Con missiva prot. n°200/CPLM del 13.4.2016 a firma del Presidente della Commissione Regionale Antimafia, On. Nello Musumeci, la stessa non ha ritenuto di dovere eccepire alcunché all’amministrazione Errante
Difatti, come è noto, su richiesta del primo cittadino, a seguito delle note vicende che hanno portato all’autoscioglimento del massimo consesso civico, il 16 marzo scorso si era tenuta, presso la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, una seduta straordinaria della Commissione parlamentare di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia.
Nel corso dell’audizione il primo cittadino, dopo una relazione dell’accaduto, la cui riservatezza viene imposta dalla legge, aveva risposto alle domande ed alle osservazioni dei deputati, consegnando un dossier sulle attività portate avanti in questi quattro anni di mandato, tutte improntate alla rigida osservanza dei principi di legalità.
Nella nota si legge:
“Signor Sindaco, facendo seguito alla audizione da Lei richiesta, tenutasi dinnanzi a questa Commissione nella seduta del 16 marzo u.s., nell’esprimere apprezzamento per l’autonoma disponibilità a riferire circa la nota vicenda che ha portato alle dimissioni dei consiglieri comunali, non possiamo che affidare alle Sue serene valutazioni le determinazioni da adottare“.
Il primo cittadino ha così commentato: “Non posso che prendere atto con piacere che nessuna contestazione la Commissione ha ritenuto di dovere sollevare sull’operato mio e della mia Giunta. Inoltre, nessun riferimento ad ipotesi di infiltrazioni la stessa Commissione ha ritenuto di dovere evidenziare all’interno del Consiglio Comunale.
Viene resa giustizia alle tante insinuazioni che nelle settimane scorse hanno riguardato la nostra comunità ed i suoi organi democraticamente eletti, alla quale oggi viene restituita, parte di quell’onorabilità che alcuni avevano tentato di sottrarle. Ringrazio il presidente Musumeci e tutti i deputati componenti della Commissione per la oggettività e la serenità con la quale hanno affrontato la spinosa vicenda castelvetranese. Un grazie al suo presidente per le parole di stima e per l’apprezzamento manifestatomi.”
Come è possibile che Musumeci, considerato anche da Elena ferraro, l’imprenditrice che ha denunciato un parente di Messina Denaro, politico di spessore e garante della legalità, abbia potuto avere opionione diversa dalla Bindi?
Errante intendeva dimettersi e il Prefetto Falco gli chiese di rimanere, perchè? Se Errante, era come dipinto da Rosy Bindi ,un sindaco da mandare a casa, perchè nel marzo del 2016 lo si fa rimanere al comando?
La nota si conclude così : “Questa Commissione, infatti, non può in alcun modo interferire nella scelta di proseguire o meno nel Suo mandato di Sindaco in assenza dell’ordinario organo di indirizzo e di controllo”.
Sul punto aveva, anche in quella sede il Sindaco rappresentato la stortura democratica di essere costretto ad amministrare senza l’organo di indirizzo politico autoscioltosi.
Errante poi aggiunge
Si auspica che in tempi quanto più brevi possibili possa essere fissata la data per l’audizione anche dalla Commissione Nazionale della quale, ad oggi, non è pervenuta alcuna nuova.
“Mi permetto di sollecitare il presidente On. Rosy Bindi ed il vice-presidente On. Claudio Fava- afferma il primo cittadino- essendo mia ferma determinazione quella di ribadire la richiesta di audizione al fine di dimostrare l’assoluta trasparenza degli atti amministrativi posti in essere da questa amministrazione nel corso del mandato”.
Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, nella qualità di Presidente del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo, ha accolto questa mattina presso l’aula consiliare, messa a disposizione dal Presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Cafiso, la Commissione Regionale Antimafia, presieduta dall’On. Nello Musumeci.
L’incontro nasce su proposta del presidente del consorzio immediatamente accolta dal Presidente Musumeci, che ha chiesto ai sindaci aderenti al Consorzio che, ricordiamo, raggruppa i comuni di Alcamo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano-Selinunte, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Partanna, Paceco, Salemi e Vita, un confronto per discutere delle problematiche connesse all’attività della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia.
Oltre allo stesso Musumeci, erano presenti gli onorevoli Giorgio Ciaccio, Giorgio Assenza, Girolamo Fazio e Giovanni Lo Sciuto. Il Sindaco nel suo intervento ha sottolineato come per la prima volta una commissione dell’Assemblea regionale Siciliana si sia tenuta nella nostra città ed ha voluto ringraziare il Presidente Musumeci per la vicinanza che ha dimostrato a questo territorio, ed ha chiesto un sostegno per la risoluzione delle problematiche legate alla riassegnazione dei beni confiscati, per far si che possano tornare alla produttività e diventare occasione di lavoro e di sviluppo.
Lo stesso On. Musumeci si è soffermato a lungo sulla questione sottolineando come lacci e laccioli imposti dalla burocrazia spesso rovinano il lavoro portato avanti con sacrificio dagli uomini dello Stato, e citando a mo di esempio la vicenda del gruppo 6 gdo ha sottolineato che se quell’azienda che dava lavoro a circa 600 persone, non tornerà pienamente sul mercato lo Stato avrà perso la sua battaglia.
Musumeci ha parlato anche delle norme che regolano l’invio delle commissioni prefettizie nei comuni sciolti per mafia, ed ha ascoltato gli interventi dei vari amministratori presenti che hanno messo l’indice sulle difficoltà sempre più pressanti nelle quali sono costretti ad operare. Significativo anche l’intervento del Prefetto di Trapani, Dr. Leopoldo Falco, che ha dato ancora una volta prova di quella grande sensibilità e di quella vicinanza alle problematiche degli amministratori degli Enti Locali.
Cosa è successo dal 16 aprile in poi?
Arriva a Trapani il Prefetto Priolo e cambia tutto
Agosto 2016 ,si insedia a Trapani il Prefetto Priolo .
Da vice prefetto passa a Prefetto su nomina del Consiglio dei Ministri.Andrà in pensione dopo solo 10 mesi dall’incarico. A Trapani, dal dopo guerra, nessun prefetto era rimasto meno di un anno
Eloquente il suo saluto: “Lascio una provincia campione di accoglienza”. Il riferimento era per i migranti .In meno di 10 mesi di lavoro cosa aveva potuto fare? E cosa avrà fatto mai l’amico di Minniti?
dal comunicato stampa della prefettura
«Tutti siamo parte di un ingranaggio che deve funzionare al meglio, prescindendo dalle donne e dagli uomini che ricoprono i ruoli. Noi rappresentiamo lo Stato e non ci possono essere cadute di impegno nel nostro lavoro».
Sono state queste le parole che il prefetto di Trapani Giuseppe Priolo ha pronunciato, rivolgendosi al personale, nel corso della conferenza stampa di commiato. Il prefetto lascia il palazzo del Governo trapanese «dopo 42 anni e 10 mesi di servizio».
Priolo è orgoglioso del lavoro fatto nell’ultimo anno nella città siciliana, un’«esperienza unica, che ha arricchito il mio bagaglio», ha detto, perché «non è vero che chi ha già tanti anni di servizio non ha più nulla da imparare».
A Trapani «si sono fatte alcune cose, ma ne restano altre da fare», ha proseguito ricordando i problemi legati alla criminalità organizzata e al degrado del territorio, ma anche sottolineando i risultati raccolti con il sistema di accoglienza dei migranti adottato sul territorio che ha fatto di «Trapani una città campione dell’accoglienza».
«Siamo riusciti ad affrontare le emergenze in maniera efficace e con operatività immediata», ha riconosciuto, ma alcune cose devono essere concluse. Tra tutte, la gestione dei rifiuti. «C’è una forte criticità nella discarica di Borranea»
Ha dimenticato lo scioglimento del comune di Castelvetrano per mafia
Fonte Sito gov.
Il Circolaccio