Il voto referendario è politicamente validissimo, solo una norma ormai irrealistica e superata che prevede il 50% di votanti non consente all’opinione chiara degli italiani di espletare la sua indicazione fortemente riformatrice.
Gli Italiani ormai da anni vanno sempre meno numerosi alle urne e grandi regioni e grandi città capoluogo vengono governate da Presidenti e Sindaci eletti con percentuali che sono al di sotto del 20% degli elettori, una tra tutte la Sicilia che ha visto per 5 anni governare Crocetta (PD) eletto con il voto del l’11,5 % degli aventi diritto al voto e subito dopo di lui Musumeci, ancora in carica, eletto con il voto del 17,5 % degli aventi diritto al voto.
La percentuale di chi era andato a votare era al di sotto del 50% degli elettori, quindi a norma delle previsioni referendarie quelle elezioni sarebbero state nulle.
In realtà la percentuale di chi è andato a votare per i referendum è stata tra le più basse, ma la indicazione dei cittadini che hanno votato è stata chiara e univoca sui quesiti, fatto che va sottolineato e andrebbe tenuto presente nel Parlamento che, comunque, avrebbe dovuto pronunziarsi se si fosse raggiunto il 50% richiesto.
Salvatore Grillo
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Mezzogiorno Federato