Arrestato a Palermo amministratore giudiziario accusato di estorsione
Ennesimo episodio di mala gestio dei beni confiscati
LE INDAGINI DEL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA GUARDIA DI FINANZA
Beni sequestrati, amministratore giudiziario chiedeva il “pizzo” a una consulente
I finanzieri del locale comando provinciale della guardia di finanza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Palermo, con la quale è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del dottore commercialista Antonio Lo Mauro, 54 anni, amministratore giudiziario accusato di estorsione aggravata dall’abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione.
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Secondo le indagini eseguite dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Palermo, diretta dal colonnello Gianluca Angelini, coordinate dalla procura, il commercialista nominato dal 2015 dal tribunale amministratore giudiziario avrebbe costretto un consulente fiscale e contabile delle società in amministrazione giudiziaria a pagargli in più tranche, 5 mila euro in contanti, e pagare un debito di 6.240 euro contratto da Lo Mauro con un altro professionista.
La donna ha poi confermato, in lacrime, l’episodio ai finanzieri guidati dal colonnello Gianluca Angelini. Avrebbe consegnato i soldi in contanti a Lo Mauro in due tranches nell’estate del 2017 dopo averli prelevati con il bancomat. Lo stesso Lo Mauro le avrebbe imposto di pagare, nel 2018 e 2019, due fatture per cinque mila euro a una sua collega di studio.
L’ amministratore giudiziario era stato nominato dal Tribunale per le Misure di prevenzione di Palermo insieme ad un ingegnere per gestire la cava Buttitta, a Bagheria. I due subentrarono nel 2015 all’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, finito sotto inchiesta insieme all’ex presidente Silvana Saguto. Lo Mauro fu scelto per il nuovo corso, dopo che lo scandalo travolse un intero settore.
Fonre: Blog Sicilia