Coronavirus, l’allarme del Ref: “Il Pil italiano calerà dell’8% nel primo semestre”
Una previsione che, se confermata, potrebbe portare al collasso economico dell’intero Paese. Il Sud, con queste previsioni, è a rischio miseria. La situazione è molto delicata. Se non si ferma la pandemia il sistema economico non reggerà ad ulteriori blocchi. Tutti parlano e pochi si assumono responsabilità. A qualcuno piace solo puntare il dito e aggredire, continuando a seminare odio e rabbia. Mai una proposta.Mai un messaggio di aiuto. E certi ignoranti di economia, che si preoccupano di guardare le pagliuzze negli occhi solo dei loro nemici, per il gusto di attaccare, preferiscono parlare del sesso degli angeli e non affrontano il dramma che sta per abbattersi su tanti territori.
Secondo l’istituto l’impatto più pesante sarebbe nel secondo trimestre, possibile rimbalzo a partire dal terzo
MILANO – L’impatto dell’epidemia di coroavirus nel nostro Paese rischia di essere pesantissimo per la nostra economia. Le ultime stime arrivano da Ref Ricerche che ha sensibilmente rivisto al ribasso la stima di contrazione del Pil italiano nel primo semestre a -8 per cento (dal -1/-3% indicato in precedenza)
“La caduta – si legge in una nota del centro di ricerche – riguarda con questa intensità solamente l’ultima parte del primo trimestre, che potrebbe chiudere con un decremento del 3 per cento sul quarto 2019, e manifestarsi pienamente nel secondo, quando la caduta sarebbe di un altro 5 per cento sul primo trimestre”. Un rimbalzo è possibile, secondo il Ref, a partire dal terzo trimestre.
“L’impatto economico dell’epidemia aumenta. La chiusura delle attività in Italia durerà più a lungo e si sta estendendo a tutti i Paesi occidentali – sottolinea il Ref – Ai blocchi produttivi di molte attività dei servizi (tutta la filiera del turismo, i servizi di ristorazione, e le attività che comportano aggregazioni come spettacoli, manifestazioni sportive, convegnistica, e altri) si aggiunge la caduta dell’attività in diversi settori dell’industria, con chiusure di impianti, iniziate dalla scorsa settimana”.
Fonte. Repubblica