Il giallo del piano rifiuti siciliano, da Roma a Palermo nessuno escluso dalla figuraccia
Figuraccia siciliana per un piano rifiuti pieno di strafalcioni e figuraccia romana per le prescrizioni ministeriali contrarie alle indicazioni del ministro costretto a sbugiardare i suoi funzionari.
Ho dato mandato immediato al capo di gabinetto e al segretario generale di aprire un’istruttoria amministrativa interna per conoscere chi abbia violato la mia direttiva politica: mai e poi mai avrei proposto quanto letto nelle deduzioni nell’ambito della Vas del piano regionale rifiuti”.
Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa dopo la polemica esplosa sulle indicazioni del Ministero che avrebbe bocciato il piano rifiuti siciliano, fra l’altro perchè mancano gli inceneritori. “Mai e poi mai – ribadisce Costa – da questo ministero ci sarà un via libera a nuovi inceneritori”.
Nel documento tecnico, citando la normativa vigente e la impossibilità, allo stato attuale, da parte della Regione Siciliana, di gestire in autosufficienza i rifiuti prodotti, i tecnici del ministero hanno rappresentato la possibilità di costruire nuovi inceneritori, alla luce della mancanza, nel piano rifiuti, di riferimenti specifici di discariche esistenti.
Ed ecco che la vicenda degli attacchi 5 stelle a Musumeci improvvisamente si trasforma nel suo esatto contrario. Anche l’attacco dei 5 stelle siciliani di ieri pomeriggio cambia parzialmente direzione. Adesso l’attenzione si sposta dagli strafalcioni ‘grammaticali’ contenuti nel piano regionale, alla sostanza di inceneritori sì o no.
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