Salvini: “Tutta protesta, niente proposta”
Tutti divisi e sempre ad aggredire : se questa è l’opposizione, Salvini stravince facile. La sinistra che sa parlare di legalità solo quando vengono toccati gli interessi delle loro coop , associazioni e poltrone pubbliche molto costose, ha perso i connotati del berlinguerismo e del togliattismo
Dai sindaci al PD, da Saviano a Calenda, hanno tutti ragione a infiammarsi contro i gialloverdi. Sì, sono fascisti, inumani, bugiardi. Ma è impensabile che alle europee ognuno si presenti con la sua parrocchia. Altrimenti il governo rimarrà loro per i prossimi vent’anni
Va bene, va benissimo che i sindaci di Napoli e di Palermo abbiano alzato la voce contro il terribile Decreto Sicurezza firmato (e ostentato) dal ministro Salvini. Tutto ciò che può servire per raccontare i disperanti effetti di un decreto che spalmerà i disperati in giro sarà utilissimo per inchiodare la propaganda di chi è consapevole di creare un problema e inevitabilmente sarà lo stesso che si proporrà come soluzione. Quel decreto non ha nulla disicuro, è tutta propaganda confezionata per fare bella mostra di se dentro un tweet e non offre nessuno spiraglio di soluzione concreta. È, del resto, il perfetto manifesto politico di un governo incapace di programmare futuro e di amministrare il presente e che insiste nell’usare il vocabolario dell’opposizione indignata nonostante sia comodamente seduto al posto di comando.
Ha fatto bene anche Luigi De Magistris a offrire il porto della città di Napoli pur di mettere fine all’incivile deriva a cui sono costretti da giorni quei 49 disperati che nei loro pochi cenci riescono a terrorizzare un continente di 500 milioni di persone: verrà un giorno che, posato il terrorismo ingordo di voti, i nudi numeri smutanderanno questi omuncoli dal pugno duro capace di fare i gradassi soltanto contro qualche nugolo di disperati.
Hanno fatto bene tutti quelli che hanno alzato la voce contro la vergognosa mancanza di dibattito parlamentare sulla manovra economica. Tutti, attenzione, tutti: anche quelli che non ci piacciono, per intenderci, quelli che hanno utilizzato in passato la fiducia parlamentare per soffocare il dissenso e anche quelli che in quello stesso Parlamento hanno votato Ruby Rubacuori come nipote di Mubarak. Impedire la discussione degli emendamenti al più importante provvedimento di un governo (com’è la legge finanziaria) fa schifo: il fatto che lo urli qualcuno che ha fatto schifo non condona il governo. Al massimo faranno schifo entrambi.
Fonte : L’imkiesta
Il Circolaccio