Palermo, colpo alla nuova Cupola di Cosa nostra. Arrestato l’erede di Riina, è il boss Settimo Mineo
Un ottantenne al posto di Riina.
La commissione è tornata a riunirsi a maggio. I palermitani avevano, secondo i Carabinieri, ricomposto il potere mafioso a Palermo. Scattano 46 arresti. L’ultimo padrino è un gioielliere. L’intercettazione: “Si è fatta una bella cosa, con bella gente”. Una svolta nelle indagini fin qui eseguite dagli inquirenti e che indicavano i pieni poteri della mafia della sicilia Occidentale nelle mani di Matteo Messina Denaro. Secondo l’inchiesta dei Carabinieri di Palermo coordinati da un pool di Pm , I palermitani non avevano nessuna intenzione di dare troppo potere a Messina Denaro, soprattutto dopo tutte le operazioni “terra bruciata” . Un boss ,Matteo Messina Denaro che lo stesso Riina criticò dal carcere per i suoi comportamenti in merito a vicende locali . Quindi, secondo i Carabinieri che hanno pedinato Mineo, Riina avrebbe indicato nel vecchio boss palermitano il suo successore, relegando, probabilmente , Messina Denaro a capo della famiglia trapanese. I palermitani mafiosi stanchi delle numerose inchieste e registrando il disinteresse a difendere i territorio da parte di Messina Denaro stavano iniziando a pungere la cosca belicina e trapanese. Secondo una pista, ancora da verificare, l’omicidio di Marcianò a Tre Fontane genero dei Burzotta di Mazara del Vallo ritenuti vicini a Messina Denaro era forse il primo segnale di una presa di posizione della nuova cupola di Palermo. Con l’operazione di oggi, si aprono nuovi scenari nella lotta alla mafia della Sicilia occidentale
Fonte: Repubblica
Salvo Serra
Il Circolaccio