Oltre 100 attività di vario genere sono state inserite negli elenchi della “ zona franca urbana” che ricade nel perimetro urbano che va, dalla zona dell’ospedale di Castelvetrano fino al quartiere della “Batia” dove è nato Matteo Messina Denaro,comprendendo anche la zona popolare di via Campobello .
Un progetto che doveva servire ad una zona molto depressa, a poter riavviare i motori di una sana economia di mercato.
Invece, ancora una volta, scatta l’inchiesta
Pubblichiamo l’elenco ufficiale che il comune pubblicò nel 2015
Tra le aziende che hanno usufruito dei vantaggi fiscali Z.F.U. , anche la clinica Hermes di Elena Ferraro l’imprenditrice che ha fatto condannare il cugino del boss Messina Denaro.
Il progetto, finanziato con fondi statali consentì a 108 aziende di poter usufruire di sgravi fiscali e contributivi per 5 anni.
A Castelvetrano si cominciò a parlare di “Z.F.U.” già con l’Amministrazione Pompeo. Fu Errante a compltare il percorso finanziato dalla Stato
In tempi così complessi per l’economia cittadina, grazie alle agevolazioni previste dal bando dovevano trovare sostegno nuove e vecchie attività . erano previsti 250 nuovi posti di lavoro . Numeri importanti per un territorio che negli ultimi anni ha visto una pericolosa contrazione occupazionale, con la perdita di centinaia di posti di lavoro a seguito del fallimento del Gruppo 6Gdo per le note vicende legate alla confisca dei beni dell’imprenditore Giuseppe Grigoli.
A beneficiare di questi vantaggi economici furono 108 attività che risiedevano nelle zone previste.
A fare la parte del leone furono le imprese del commercio all’ingrosso e dettaglio; attività di riparazioni di autoveicoli e motocicli. 41, le imprese del settore manifatturiero 21 quelle del ramo costruzioni e servizi. Sulla carta era una vera “rivoluzione” per la città . invece, i soliti furbetti hanno fatto il colpo. La zona è più depressa di prima e poche sono le attività che stanno svolgendo regolarmente il loro business mode.
Ci sarebbe anche da verificare se queste ditte che stanno usufruendo di un privilegio sono in regola con i balzelli comunali. I commissari dovrebbero attivare delle verifiche specifiche sulle quelle zone
Per quanto riguarda altre categorie merceologiche 5 sono le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, 4 i noleggi, le agenzie di viaggio, ed i servizi di supporto alle imprese, 3 le attività professionali, scientifiche e tecniche, 3 quelle operanti nell’ambito della sanità e dell’assistenza sociale, 2 nei servizi di informazione e comunicazione ed 1 ciascuna nell’ambito della fornitura di acqua e nel trasporto e magazzinaggio.
Nell’elenco che pubblichiamo ci sono numerose aziende che sembrano “sconosciute” e altre con attività che si sono mai notate. Tra queste, anche aziende che avranno rispettato la legge
Fonte : documenti
Il Circolaccio