E Teresa Principato: “Messina Denaro, protezioni e viaggi all’estero ma lo prenderemo presto”
CORREVA L’ANNO 2014 tante indagini, arresti, sequestri e ancora Messina Denaro è in vacanza
Non c’è ministro dell’Interno che negli ultimi cinque anni non abbia annunciato l’imminente cattura di Matteo Messina Denaro. Non c’è magistrato a capo di qualcosa che non abbia fatto proclami di questo genere
Teresa Principato, il procuratore aggiunto che insieme ai sostituti Paolo Guido e Carlo Marzella, ha dato la caccia al latitante per un decennio, viene ricordata come un altra che non ha raggiunto l’obiettivo.
Marzella e Guido hanno arrestato centinaia di sospetti fiancheggiatori, parenti , amici, anche gente che non c’entrava nulla con la mafia. CI sono state molte condanne e milioni di euro di beni confiscati. Questo è il risultato ottenuto , ma la primula rossa, ancora fugge
La principato disse : ” Anch’io, un anno e mezzo fa quando abbiamo arrestato sua sorella Patrizia mi sono detta: “Ormai è fatta, uscirà allo scoperto. E invece mi sbagliavo. La principato era riuscita pure a far parlare Lorenzo Cimarosa che da anni faceva affari con la famiglia Messina Denaro. Ma anche Cimarosa, oltre a fare nomi di gente di piccolo calibro vicino alla cosca, non è riuscito ad aprire lo squarcio nelle alte connivenze tra Messina Denaro e chi lo protegge. Insomma la strategia della “pentola a pressione” adottata da questi magistrati non ha toccato minimamente il boss. ” Aveva ragione il dichiarante Lorenzo Cimarosa – affermò la Principato-che ci ha detto: “Quello è un parassita, che non si cura minimamente di nessuno, neanche dei legami familiari, sfrutta tutti per garantirsi la latitanza”. Ma è chiaro che non può essere solo questo“.
Quindi, la stessa Principato che ha dato il meglio di se, nonostante le frizioni con l’ex capo Messineo , per arrestare Messina Denaro ammette che la strategia del “tutti dentro” non ha funzionato. E allora Marzella e compagni perchè continuano su questa pista? Ormai della famiglia Messina Denaro rimane da arrestare solo la madre Lorenza, le altre due sorelle e qualche nipote. Poi , dei familiari, non c’è più nessuno. Sono tutti in carcere.
Oppure , si potrebbe provare con l’arresto della figlia Lorenza che a quanto pare per evitare rischi si è trasferita all’estero, per smuovere il suo cuore di pietra e costituirsi.
Del resto, in Italia, non servono prove certe per finire in carcere per mafia, basta qualche indizio e qualche sospetto.
E’ evidente che arrestare la figlia è un po complicato
E allora meglio continuare a fare pressione su Castelvetrano e a “cu pigghiu pigghiu”
E allora cosa si può fare? Continuaiamo ad arrestare , denunciare e indagare tutti, fino a quando Lui si intenerisce?
Messina Denaro non ha un cuore
Com’è possibile che questo cerchio che si stringe ormai da anni non riesca a portare alla cattura dell’ultimo grande latitante di Cosa nostra?
“Non c’è dubbio che Messina Denaro goda a tutt’oggi di forti protezioni molto molto importanti, ad alto livello. Altro che scazzacani. Tutto questo rumore strategico probabilmente lo ha anche agevolato. “Posso dire – aggiunse la Principato- che ci sono state indagini certosine per capire come sia possibile che, nonostante l’eccellente lavoro che polizia e carabinieri finalmente insieme e in perfetto coordinamento riesca sempre a sfuggirci. Negli ultimi cinque anni abbiamo arrestato più di cento persone al suo “servizio”, fondamentali per la sua catena di comando ma soprattutto per le sue comunicazioni, abbiamo sequestrato e confiscato beni per centinaia di milioni di euro, gli abbiamo fatto più volte terra bruciata attorno, arrestato familiari strettissimi su cui faceva grande affidamento. Eppure non si riesce ancora a prenderlo“.
E’ tempo che qualcuno cambi strategia e cominci a seguire oltre i soldi , i medicinali, i medici e anche stimati professionisti che a Castelvetrano hanno fatto molti soldi. Perdere tempo con i morti di fame o con chi non ha l’intelligenza per gestire la latitanza del boss o ascoltare i paladini di certa antimafia, per poterlo prendere è solo tempo perso.
Fonte : Repubblica
Il Circolaccio