Il suo metodo è ancora un monumento giuridico d’attualità.
“Seguire il denaro” fu un modo di agire intelligente e che consentì di stanare il vero potere della mafia , dei suoi alleati politici e dell’alta finanza. I soldi non fanno odore. I soldi mettono d’accordo tutti i poteri. Quelli della mafia non puzzano , non hanno colore e sono arrivati ovunque.
Matteo Messina Denaro, insieme a Riina e Brusca e Provenzano è stato uno dei protagonisti di quel periodo. Cosa nasconde e chi lo teme dentro le istituzioni?
Chi pensa di contrastare la mafia andando appresso solo agli straccioni fa politica e non lotta alla vera mafia
Servono, le ricorrenze e le commemorazioni. A tenere viva la memoria di avvenimenti e dei loro protagonisti. A cercare, con onestà intellettuale, di rendere attuale la forza d’un mito. A ricordare la storia, evitando di snaturarne l’anima con le precarie polemiche d’attualità. Ventisei anni fa, il 23 maggio del 1992 Falcone, la moglie e gli agenti scorta morirono attraverso una strage dal sapore intenso di azione terroristica. I mafiosi dai “peri incritati” furono coinvolti ma l’ordine partì da altri luoghi di potere. Forse non lo sapremo mai. Ma sappiano certi antimafiosi di professione e certi politici occultatori che i siciliani onesti e intelligenti non hanno mai creduto alle minchiate di alcuni politici e ai depistaggi evidenti di certe indagini. Vorremmo tanto conoscere chi è stato il boia con tanto di cravatta che faceva accordi con Riina e che si servito di Riina per liberarsi di un giudice che avrebbe capito con la sua intelligenza che fine facevano tutti i soldi provenienti dal traffico della droga e dalle tangenti sugli appalti in Sicilia. Oggi è meglio stare zitti. E’ meglio che certa antimafia, parolaia, classista, carrierista e sopratutto politicizzata faccia autocritica e dia spazio a chi intende lottare contro il crimine mafio- statale senza pretendere nulla.
C’è una seconda lezione di Falcone, da ricordare: la battaglia per la legalità è uno degli elementi fondamentali del senso dello Stato. L’applicazione delle regole della Costituzione. La quotidianità del lavoro di un “civil servant” qual è un magistrato. Senza protagonismi. Con un forte senso delle istituzioni.
Il Circolaccio
Maurizio Franchina
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